Con una partecipazione in leggero aumento, l’undicesima edizione del Tiro Storico del San Gottardo ha visto primeggiare le migliori sezioni con ottimi risultati. Nella pistola 25m si sono imposte le società di Liestal e Olivone, mentre al fucile 300m le sezioni di Lucerna Città e Mendrisio; Re del Tiro sono stati incoronati Markus Aebischer di Liestal (già vincitore 5 anni fa) alla pistola e Giuseppe Dolfini dei Carabinieri Faidesi al fucile.
Una splendida giornata autunnale incorniciata in un cielo azzurro sopra il massiccio del San Gottardo ha accolto un totale di 668 partecipanti alle competizioni sulle due distanze dell’undicesimo Tiro Storico ad Airolo. Una leggero aumento dei partecipanti registrato in particolare alla gara sulla corta distanza con le armi d’ordinanza alla pistola 25m.
Alla pistola sono state 20 le sezioni in gara, undici ticinesi e nove ospiti, per un totale di 295 partecipanti. Nei risultati di società tra le ticinesi si sono imposti di Tiratori della Greina di Olivone con 1030 punti, seguiti dall’Unione Tiratori di Locarno (1026) e i Tiratori Mairano di Iragna (1019) che salgono sul podio grazie alla miglior serie e relegando i Tiratori del Gottardo di Airolo in quarta posizione. Nelle società ospiti vincono per la terza volta consecutiva i tiratori della Schützengesellschaft Liestal con 1057 punti, sovrastando nettamente gli avversari con il loro risultato; sul podio si piazzano la Schützengesellschaft der Stadt Luzern (1005) e la Kantonspolizei Schiessverein Zürich (1003).
Nei risultati individuali l’edizione 2018 ha fatto registrare un nuovo record nel miglior punteggio centrato. Migliorando sé stesso, Markus Aebischer dei tiratori di Liestal ha fatto 143 punti (su un massimo di 150) ed è stato incoronato Re del Tiro per la seconda volta, dopo aver vinto la competizione già nel 2013. Miglior giovane è un ticinese, Luca Veglio (classe 2002) dei Tiratori della Greina di Olivone con 134 punti; miglior veterano risulta Paul Stutz (classe 1955) della Kantonspolizei Schiessverein Zürich con 139 punti. Miglior attivo e vincitore del premio offerto dalla Confederazione (una pistola d’ordinanza 49) è Markus Schmid dei tiratori di Liestal con 140 punti.
Al fucile sono state 25 le sezioni in gara, sedici ticinesi e nove ospiti, per un totale di 373 tiratrici e tiratori. Nelle società ticinesi partecipanti alle competizioni sulla distanza di 300m ha primeggiato per la terza volta consecutiva la società di tiro La Mendrisiense con 583 punti, seguita dai padroni di casa dell’Unione Tiratori del Gottardo di Airolo (571) e dei Carabinieri Faidesi (568) che grazie alla miglior serie relegano i Tiratori di Santa Maria di Iseo-Cimo sul quarto gradino. Nelle sezioni ospiti si impongono nuovamente i tiratori della Schützengesellschaft der Stadt Luzern con 566 punti, seguiti dalla Feldschützengesellschaft Bubendort (556) e la Schützengesellschaft der Stadt Zürich (550).
Nei risultati individuali vi è stato un solo tiratore a centrare il massimo dei punti sulla lunga distanza; grazie ai suoi 75 punti centrati con un Fass57 modificato, Giuseppe Dolfini dei Carabinieri Faidesi viene incoronato Re del Tiro 2018 e riceve il premio offerto dalla Confederazione (un fucile d’assalto 90). Tutti ticinesi e con 74 punti centrati gli altri migliori individuali di categoria: nei giovani vince Francesco De Filippo (classe 2000) dei Tiratori di campagna di Contone-Quartino, nei veterani Corrado Forte (classe 1953) de La Mendrisiense e negli attivi Romano Luiselli dell’Unione Tiratori Locarno.
I premi speciali di sezione, una vetrata raffigurante la diligenza del Gottardo e gentilmente offerti da Vanni Donini, sono andati alla Obwaldner Kantonalschützengesellschaft (ospiti 25m), ai Tiratori San Salvatore di Paradiso (ticinesi 25m), alla Feldschützengesellschaft Bubendorf (ospiti 300m) e ai Tiratori di campagna di Contone-Quartino (ticinesi 300m).
Al termine dell’assemblea associativa, ha preso la parola il presidente della Federazione svizzera sportiva di tiro Luca Filippini che ha motivato il referendum lanciato con il recente adeguamento della Legge federale sulle armi alle normative europee di Schengen, proprio prendendo spunto dall’importante partecipazione di giovani al Tiro storico 2018. Infatti, qualora la legge entrasse in vigore nascerebbero complicazioni nel promuovere i corsi di giovani tiratori con le armi d’ordinanza, soprattutto alla lunga distanza, poiché sarebbero ancora utilizzabili ma classificate come illegali ai sensi della legge e quindi con un evidente messaggio negativo nei confronti di genitori e coetanei. Su quest’onda, il presidente del comitato organizzatore del Tiro Storico Norman Gobbi ha sottolineato come la ripresa dinamica e automatica del diritto europeo nella legislazione svizzera ponga problemi su vari fronti; per questo motivo ha esortato i presenti ha voler sostenere il prossimo 25 novembre l’iniziativa popolare sull’autodeterminazione che mira a far prevalere il diritto interno, senza minare i diritti fondamentali tutelati dalla Costituzione federale e dalle carte fondamentali cantonali.